Ravenna, 04 novembre 2010
Mina nel porto di Ravenna
I sinistri assordanti silenzi dei palazzi
Lettera aperta al sindaco:
perché nessuna condanna dello sconsiderato gesto?
Perché non ci sono dichiarazioni del Sindaco e del Presidente della Provincia sul comportamento esecrabile tenuto dalla imprese, incaricate del dragaggio del porto, per la movimentazione della mina esplosiva e per la mancata strage nel porto di Ravenna?
Caro signor Sindaco,
sono trascorsi quattro mesi dal ritrovamento del pericoloso ordigno bellico nel porto di Ravenna ricollocato dal personale delle imprese che lavoravano al dragaggio del canale Candiano nell’area della Piallassa Piomboni, e non siamo riusciti a rintracciare nessuna dichiarazione di condanna di un gesto così grave ed irresponsabile, avvenuto durante il lavoro, da parte del primo cittadino del Comune di Ravenna (né da parte del presidente della Provincia).
Siamo rimasti stupiti e delusi dal fatto che nessuna dichiarazione di disapprovazione di tali gesti sia uscita dai palazzi del governo della nostra città: i reati ipotizzati per le imprese operanti nel Porto di Ravenna nell’inchiesta della magistratura sull’occultamento dell’ordigno bellico sono gravissimi: si va dall’attentato alla sicurezza dei trasporti, alla rimozione dolosa dei presidi antinfortunistici sino alla detenzione e porto di materiale esplodente.
Signor Sindaco siamo con lei, quando ricorda lo strazio che attanaglia i familiari delle vittime di un incidente sul lavoro; siamo con lei, ogni anno, quando ricorda i morti sul lavoro nella Giornata nazionale delle Vittime del lavoro affermando che si deve
“fare della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute di chi lavora la nostra bandiera, un simbolo forte attorno al quale la comunità ravennate si ritrova”.
E siamo anche con lei,
signor presidente della Provincia, quando afferma che
"l'incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la nostra comunità e per la società tutta e che la loro tutela è interesse non solo del singolo lavoratore, ma di tutta la collettività" e siamo sempre con lei quando afferma che
“ogni giorno continuano purtroppo a registrarsi infortuni sul lavoro, troppo spesso mortali, anche a causa di inammissibili superficialità e gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori”.
Questa volta però, su questa questione così importante, e dagli esiti potenzialmente catastrofici, silenzio assoluto, perché?
Come cittadini e come lavoratori speriamo che la nostra lettura sia stata distratta e che in realtà le parole di condanna di simili comportamenti sul lavoro siano state proferite dalle vostre bocche e che i vostri discorsi ci siano semplicemente sfuggiti, siamo convinti peraltro che ci sia ancora il tempo per recuperare, distogliendo l’attenzione dalla questione puramente formale delle precauzioni che verranno prese per la rimozione, e puntando il dito (anche sotto l’aspetto politico) sulle gravissime responsabilità che pesano su chi è stato artefice di tale comportamento.
Speriamo che queste parole arrivino almeno ora, per la sicurezza dei cittadini ravennati, dei lavoratori del porto e delle future generazioni e perché la sicurezza sui luoghi di lavoro non ha nessun colore politico se non il rosso del sangue versato dalle persone che muoiono, ancora oggi, per sostenere le loro famiglie.
Alessandro Garofalo e Nicola Grandi
Gruppo giovani di Lista per Ravenna
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tradotto dal forum del sito inglese
shipspotting.com
Ci sono almeno 9 persone che hanno cose difficili da giustificare il loro comportamento in relazione al ritardo della Capitaneria di Porto di Ravenna (Italia) nella constatazione di una grossa bomba magnetica nella sponda sinistra del canale del porto durante il WW2 dalla Marina tedesca.
Deme dragaggio International, una società specializzata belga, stava lavorando in joint-venture con la CMC, specializzato locale, al fine di effettuare il dragaggio di fanghi nella zona di nuovo sviluppo del porto.
A fine agosto la mina fu scoperta ed i vari responsabili decisero di spostarla in una zona riparata del porto al fine di evitare dei ritardi nell'esecuzione di dragaggio di fanghi.
Solo per caso una conversazione telefonica tra i gestori è stata ascoltata dalla polizia che indaga con intercettazioni per un'altra questione.
L'allarme è stato sollevato e tutte le precauzioni della situazione sono state adottate.
Tutte le persone, tra cui 6 italiani e 3 belgi stanno affrontando un procedimento penale che potrebbe comportare delle condanne tra 2 e 5 anni ed in alcuni casi fino a 8 e 10 anni.
La bomba sarà neutralizzata con una gigantesca e strategica operazione nel novembre sperando che tutto vada bene!
There are at least 9 persons which will have difficult things to justify their behaviour in the delayed report to the Harbour Master of Ravenna (Italy) the finding of a big magnetic bomb left in the harbour channel during the WW2 by the German Navy. Deme Dredging International, a Belgian specialist company, was working in joint-venture with the local specialist CMC in order to perform dredgings in the new development area of the port. In late August the mine was discovered and various managers decided to shift her in a sheltered part of the port in order to avoid delayings in the execution of the dredgings.
Just for case one phone conversation between managers has been heared by police interception investigating another matter.
The alarm has been raised and all the precautions of the situation adopted.
All people, among them 6 Italians and 3 Belgians are facing convictions between 2 and 5 years, in some cases until 8 and 10 years.
The bomb will be neutralized with a giant strategic operation in November hoping all is going well!