giovedì 28 ottobre 2010

IL CORSO NORD VIETATO AI PEDONI

il cantiere stradale visto da ovest via Bovini
CANTIERI STRADALI
IL CORSO NORD VIETATO AI PEDONI
Ordinanze della Polizia Municipale non rispettate

L’installazione di un cantiere stradale comporta inevitabilmente la modifica della circolazione stradale.
Apposite ordinanze della Polizia Municipale fissano le modalità di realizzazione delle modifiche della circolazione e la responsabilità dell’esecuzione delle prescrizioni e del rispetto del Codice della strada sono a cura dell’impresa che esegue i lavori.
Segnaliamo per il cantiere stradale di via Bovini-via Felisatti (Corso Nord) la mancata ottemperanza a quanto disposto dall’ordinanza della Polizia Municipale da parte dell’impresa esecutrice dei lavori che non ha apposto la segnaletica stradale prevista ed ha realizzato il cantiere stradale senza il preavviso di 48 ore.

L’ordinanza n°2055 del 21/10/2010 della Polizia Municipale prescrive il divieto di transito ai pedoni sui marciapiedi nel tratto di via Bovini e nel tratto di via Felisatti imponendo all’impresa esecutrice dei lavori la disposizione della regolamentare segnaletica di preavviso e di deviazione.

Considerato che ad oggi la segnaletica disposta per il cantiere è insufficiente e visto il notevole traffico veicolare, ciclabile e pedonale presente nella via Bovini e nella via Felisatti per la presenza di numerose scuole si ritiene tempestivo e doveroso l’intervento della Polizia Municipale per verificare lo stato del cantiere.

Si auspica, per il futuro, che la realizzazione di cantiere stradali comporti, sempre, l’avvio di verifiche puntuali di sorveglianza delle disposizioni contenute nelle ordinanze della Polizia Municipale a salvaguardia degli utenti deboli della strada.

Ordinanza della PM esposta nel cantiere
Il cantiere stradale visto da est di Via Bovini

il cantiere stradale visto da via Felisatti

mercoledì 20 ottobre 2010

OTTOBRE ROSSO A RAVENNA: ASSESSORI "MUTI" PER LA BENEDIZIONE


CONTAINER-GAZEBO PERICOLOSI (E BRUTTI)


GAZEBO PERICOLOSO


PIAZZA DEL POPOLO COME IL TERMINAL PORTUALE

Ravenna, 11 ottobre 2010
COMUNICATO STAMPA

PIAZZA DEL POPOLO COME IL TERMINAL PORTUALE
UTILIZZATI DEI CONTAINER COME GAZEBO
Ravenna, da qualche tempo, offre ai cittadini la visione di un container–gazebo realizzato da un bar in via Faentina.
La struttura è ricavata da un container al quale sono state modificate le pareti ed inseriti gli impianti tecnologici per conformarsi al progetto dei gazebo deciso dal Comune per i padiglioni esterni dei locali.

La posizione del container-gazebo, nel sottostrada di via Faentina, risulta pericolosa per diverse ragioni:
- la presenza contemporanea del container e dei veicoli in sosta sul lato destro riduce la corsia di transito
- gli avventori ed il personale di servizio del bar sono costretti ad attraversare la strada per andare nel container-gazebo
- i veicoli affrontano, entrando da via Faentina, il sottostrada a velocità sostenuta.

Visto che gli uffici tecnici comunali hanno approvato l’utilizzo dei container–gazebo ci possiamo solo immaginare, come in un brutto sogno, che nelle nostre piazze storiche come piazza del Popolo, piazza Costa, piazzetta Einaudi o piazza XX Settembre troveremo i container-gazebo come se fossimo al porto San Vitale.
Se poi l’utilizzo dilaga avremo intere strade, come il viale Farini o la via Maggiore o via di Roma, riempite di container-gazebo simili a scatoloni alla faccia dell’estetica e del buon gusto.
Sicuramente la modularità dei container è indiscutibile come lo sono la funzionalità esecutiva ed il montaggio, smontaggio, trasporto e immagazzinamento ma altrettanto sicuramente possiamo affermare la loro totale decontestualizzazione e la loro rigida standardizzazione come già affermato, per il progetto dei gazebo, da Danilo Naglia, architetto, da Marcello Landi, dirigente del Liceo Artistico e dell’Istituto d’Arte per il Mosaico, e da Nino Carnoli, già docente del centro Albe Steiner.

Lista per Ravenna promuove, da sempre, la nostra città a misura dei cittadini, senza eccezioni.
Sui gazebo e sul concorso per la loro progettazione, bandito dal Comune, abbiamo già dato il nostro parere negativo in quanto da progetto preliminare e di orientamento, quale doveva essere, è divenuto un progetto esecutivo e rigido.
Abbiamo affermato la scarsa originalità del progetto vincente il concorso, il suo elevato costo tra quelli in gara, ed abbiamo dimostrato, pubblicando le foto di altri padiglioni scatolari di vetro, l’esistenza in commercio, di padiglioni assolutamente somiglianti.

Speriamo che l’amministrazione comunale autorizzi l’installazione di gazebo valutando la posizione della struttura ed i rischi possibili per la circolazione stradale e, soprattutto, ponderi attentamente i progetti dei gazebo nel rispetto della città di Ravenna (e del buon gusto).

Consigliere LpRA in Prima Circoscrizione
Alessandro Garofalo

domenica 10 ottobre 2010

NOTTE D'ORO 2010 (ri)VIOLATE LE STATUE

Volevamo non crederci ma è ancora successo; i vandali hanno violato le statue di San Vitale e Sant'Apollinare poste nella piazza del Popolo a Ravenna.


Nonostante i divieti ed i controlli promessi dal Sindaco Fabrizio Matteucci, alla vigilia della Notte d'Oro 2010, decine di persone hanno occupato i basamenti in marmo delle colonne, utilizzandoli come panche per assistere agli spettacoli di piazza.

Alla faccia del rispetto della cultura e dell'arte!

(La fotografia è tratta del giornale on-line  Ravennanotizie.it)

venerdì 8 ottobre 2010

SALVIAMO SAN VITALE E SANT’APOLLINARE


San Vitale

Sant'Apollinare

VANDALI NELLA NOTTE D’ORO
SALVIAMO
SAN VITALE E
SANT’APOLLINARE
In Piazza del Popolo sono in pericolo i basamenti delle due statue

La Notte d’Oro 2010 sta per iniziare; gli eventi sono programmati e l’attesa in città è grande. Ravenna vivrà la sua notte bianca all’insegna della cultura e del divertimento.
Segnaliamo per questa notte una criticità e delle azioni di salvaguardia da attuare per le due statue presenti nella nostra piazza del Popolo dove si terranno gli eventi clou come il concerto di Samuele Bersani.
Durante la Notte d’Oro i basamenti in marmo che supportano le colonne con le statue di San Vitale e del nostro patrono Sant’Apollinare si trasformano in panche per i ravennati che assistono alla Notte d’Oro. A protezione dell’integrità dei basamenti sono poste delle catenelle con paletti il cui scavalcamento risulta estremamente facile.

Vada pure per la eccessiva tolleranza del caos delle macchine parcheggiate ovunque, marciapiedi compresi; vada pure per gli scarsi gabinetti e lo sporco lasciato nelle strade e nelle piazze; si passi sopra al fatto che il Sindaco non abbia adottato nessun provvedimento di limitazione del traffico, capace di rendere pedonale il centro storico di Ravenna alla faccia della mobilità sostenibile, ma non si può transigere che la città Ravenna, candidata a capitale della cultura europea per il 2019, non si preoccupi che il proprio patrimonio culturale sia danneggiato dai vandali.

Le colonne con le statue e con le persone sui basamenti (NDO 2009) (Ravennanotizie.it)


lunedì 4 ottobre 2010

BOLZANO: NO AL FOTOVOLTAICO SULLE AREE LIBERE E VERDI

BOLZANO: NO AL FOTOVOLTAICO SULLE AREE LIBERE E VERDI


Bolzano: no al fotovoltaico sulle aree libere e verdi

L’assessore Laimer: ‘il paesaggio è troppo prezioso per un suo utilizzo su larga scala’

01/10/2010 - In Alto Adige non sarà ammessa l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle aree libere e verdi: è quanto ha deciso la Giunta provinciale su proposta dell’assessore Michl Laimer. "Vogliamo contrastare sul nascere questo possibile sviluppo, per non ritrovarci poi con un paesaggio danneggiato, come già successo in altri territori", spiega Laimer.

Il nuovo quadro è dato dal regolamento di esecuzione della legge provinciale urbanistica che disciplina la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’attenzione principale è posta sullo sviluppo dei pannelli fotovoltaici. “Valgono regole differenti, secondo la tipologia del luogo, ma chiare”, spiega Laimer. La principale: in Alto Adige non sarà ammessa l'installazione di pannelli fotovoltaici sulle aree libere e verdi, neppure nei casi in cui sia stato modificato il Puc. “I pannelli vanno installati sui tetti, il paesaggio è troppo prezioso per un suo utilizzo su larga scala”, sottolinea l'assessore.

Il regolamento vieta inoltre l’installazione dei pannelli sugli edifici sottoposti alla tutela dei beni culturali e li ammette invece nei centri storici (zone A) solo dopo espressa autorizzazione della Ripartizione provinciale tutela beni culturali. In altre zone residenziali i pannelli possono essere installati solo parallelamente a tetti e facciate. “La posa inclinata dei pannelli è consentita solo sui tetti piani e l’altezza degli stessi pannelli non può superare 1,20 metri”, aggiunge Laimer. Una deroga è possibile qualora i pannelli non siano visibili dalla strada.

Nelle zone produttive è ammessa senza limitazione la posa inclinata dei pannelli fotovoltaici sui tetti piani e verdi. Sui tetti con pendenza è ammessa esclusivamente l’installazione parallelamente al tetto. Anche nel verde agricolo l’installazione è ammessa solo parallelamente al tetto o alle facciate. Nel verde alpino (prati, pascoli alberati, bosco) sono ammessi solo pannelli fotovoltaici per il proprio fabbisogno.

Una regolamentazione speciale riguarda infine l’installazione di impianti fotovoltaici sulle serre: è di norma vietata se le serre non sono di proprietà di un’azienda ortoflorovivaistica. Riguardo alla superficie dei pannelli, se le serre aziendali sono legalmente esistenti alla data del 13 settembre 2010, quando il regolamento è stato approvato, possono essere autorizzati pannelli fotovoltaici sulla metà della copertura. Anche sulle serre costruite dopo il 13 settembre 2010 i pannelli fotovoltaici sono autorizzati solo fino alla metà della superficie del tetto, ma non devono superare i 500 metri quadrati. “Ovviamente la funzionalità, l’utilizzo e la destinazione d’uso della serra vanno garantiti e non modificati anche dopo la copertura parziale con pannelli fotovoltaici”, conclude Laimer.

Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano

domenica 3 ottobre 2010

Nuovo progetto al “Corso Nord”

Nuovo progetto al “Corso Nord”


Il progetto per l'area comunale del Corso Nord


Il progetto per l'area comunale del Corso Nord
Un nuovo progetto urbanistico è stato approvato in Consiglio Comunale il 20 ottobre 2008, il progetto è stato realizzato dal Servizio Progettazione Urbanistica e interessa una superficie complessiva di mq. 4.554, concentra l’edificabilità a ovest dell’area di intervento prevedendo nella porzione restante un parcheggio pubblico per circa 50 posti auto.

Il nuovo fabbricato è posto a m. 9,30 dalla via G. Severini e il suo andamento risulta parallelo a detta viabilità. Si caratterizza come edificio in linea ed è servito da tre corpi scala che consentono di accedere agli alloggi posti al 1° e al 2° piano.

Parallelamente alla via Severini è prevista una fascia alberata di m. 2,00 in analogia con quanto già previsto nel comparto 16 posto a est di via Rotta, oltre alla pista ciclabile è previsto un marciapiede pubblico di m. 4,80 continuo per tutto il tratto di via Severini. Detto marciapiede proseguendo anche su via Rotta contribuisce a delimitare il parcheggio pubblico dotato di circa 54 posti auto con accesso pubblico da via Rotta.

Il comparto sarà realizzato tramite due lotti attuativi.

Il lotto A presenta una St pari a 2.554 mq e una Su pari a 2.380 mq, comprende il sedime del nuovo fabbricato con l’area di pertinenza comprendente la rampa di accesso al piano interrato destinato ai parcheggi privati. Fanno parte del lotto inoltre le sistemazioni pubbliche rappresentate dalla pista ciclabile e relativo marciapiede su via Severini oltre all’area posta in angolo fra via Severini e via Cavalcoli da riservare al nuovo impianto di sollevamento acque nere in sostituzione di quello esistente posto al centro del comparto.

L’area sarà attuata dall’Amministrazione Comunale mediante procedure ad evidenza pubblica.

Il lotto B presenta una St pari a 2.000 mq l’area, oltre a prevedere la prosecuzione della pista ciclabile con marciapiede già prevista per il lotto A, comprende anche il parcheggio pubblico alberato che sarà realizzato dalla società Molinetto Srl in virtù degli impegni assunti con la Convenzione Integrativa alla “Convenzione Generale comparti 17a, 17b, 17d e 18 stipulata in data 20/12/2006 dal notaio Ira Bugani”.


sabato 2 ottobre 2010

CIRCONVALLAZIONE FIUME MONTONE ABBANDONATO_IL PARCHEGGIO “ABBANDONATO”

Il Parcheggio in Circonvallazione Fiume Montone Abbandonato
Ravenna, 02 ottobre 2010
Al Presidente della Prima Circoscrizione

INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA

CIRCONVALLAZIONE FIUME MONTONE ABBANDONATO
IL PARCHEGGIO “ABBANDONATO”
Impossibile la sosta nel centro storico: stalli occupati permanentemente

Nel centro storico di Ravenna, nell’area della ex Callegari, in circonvallazione Fiume Montone Abbandonato, è stato realizzato un parcheggio pubblico di 90 posti auto.
Il parcheggio è regolamentato con la sosta libera e gratuita.
Questo tipo di sosta comporta un alto tasso di occupazione degli stalli del parcheggio.
La sosta per i cittadini risulta impossibile ed il ricambio dei veicoli è pressoché nullo.

Considerato
- che il parcheggio è nel Centro Storico cittadino ed è considerato un parcheggio di attestamento (PA6) dal Piano del traffico PGTU 2007
- che nell’area urbana è presente un’elevata densità di residenze con forte richiesta di sosta dei veicoli
- che è presente un forte attrattore di traffico quale è l’ufficio postale “Ravenna 7 “

e vista
la necessità di garantire una più elevata fruibilità della area di sosta

chiedo
di modificare l’attuale regolamentazione della sosta del parcheggio di via Fiume Montone Abbandonato
- introducendo un sistema misto fra sosta a tempo breve (mediante disco orario o tariffazione) e sosta gratuita e libera dei veicoli (analogo sistema adottato per il piazzale Spik dell’ospedale)
- salvaguardando la sosta dei residenti, adottando il contrassegno di sosta autorizzata.

Consigliere Lista per Ravenna in Prima Circoscrizione
Alessandro Garofalo

Il Centro storico di Ravenna con il parcheggio ex Callegari

Le foto presenti su questo BLOG sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio.
Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione - indirizzo e-mail comitato_ilgabbiano@yahoo.it, che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

Informazioni personali

La mia foto
Ravenna, Italy
telefono 349-3173304