venerdì 23 dicembre 2011

"FACCIAMO STRADA A PEDONI E CICLISTI" modulo scaricabile


SOSTEGNO ALLA PETIZIONE
Chi volesse sostenere la Petizione è il benvenuto.
E' necessario raccogliere le firme per la Petizione riguardante la richiesta di scrivere il Piano delle piste ciclabili ed il Piano dei percorsi pedonali da parte del Comune.
Non si può più attendere; la sicurezza dei nostri figli, dei nostri nonni (e la nostra) è nelle nostre mani.
Un incidente stradale non è mai una fatalità: avviene a causa di comportamenti sbagliati del pedone o del ciclista o del conducente del veicolo ma può avvenire anche a causa della mancanza o carenza di strutture adeguate (ciclabili, marciapiedi, semafori, illuminazione, ...).
Con questa Petizione vogliamo chiedere al Comune di scrivere finalmente, nero su bianco, i Piani delle strutture per i pedoni ed i ciclisti.
La Petizione è da stampare in fronte/retro in formato A4.
I dati anagrafici vanno riportati in stampatello leggibile.
Possono firmare tutti i residenti a Ravenna di età superiore ai 16 anni.
La Raccolta delle firme della Petizione terminerà il 15 gennaio 2012.
Quando ritenete di aver completato i moduli, potete telefonarci (tel 349 3173304 Alessandro Garofalo) e li ritireremo personalmente.
Vi ringraziamo anticipatamente per quanto potrete fare.
Qui sotto riportiamo i testi della Petizione (da stampare in fronte/retro)


Petizione "FACCIAMO STRADA A PEDONI E CICLISTI"



PETIZIONE

Oggetto: PIANI DELLA MOBILITA’ PEDONALE E CICLABILE

È compito fondamentale delle amministrazioni locali adeguare la viabilità nei centri abitati, per migliorare la sicurezza stradale, influenzando comportamenti di guida corretti e riducendo le conseguenze dell'errore umano. In tal senso, si richiede di promuovere e sostenere la mobilità dei pedoni e delle biciclette, che rappresentano la cosiddetta “utenza debole” della strada. Si suggeriscono, al riguardo, le seguenti azioni:

PER LA MOBILITÀ PEDONALE
1.      messa a norma e qualificazione dei percorsi pedonali esistenti;
2.      messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali (segnaletica, semafori, illuminazione);
3.      realizzazione di una rete di marciapiedi priva di barriere architettoniche e continua in corrispondenza degli incroci stradali, così da dare precedenza ai pedoni, garantendo loro la massima sicurezza;
4.      creazione ed estensione di nuove Zone 30 (con velocità non superiore a tale limite orario) e di isole ambientali nei quartieri residenziali;

PER LA MOBILITÀ CICLABILE
1.      pianificazione e realizzazione di una rete ciclabile, attraverso percorsi sicuri (promiscui con un traffico moderato, oppure su strutture specifiche ben progettate), diretti (che portino i ciclisti a destinazione per la via più breve e veloce), continui (connessi con una rete estesa su tutta la città), comodi (bene illuminati, con passaggi morbidi tra le diverse superficie e con cordoli sormontabili, ecc.), attraenti (che attraversino ambienti gradevoli) e segnalati (cartellonistica di segnalazione);
2.      collegamenti tra le piste ciclabili esistenti;
3.      messa a norma e qualificazione dei percorsi ciclabili e ciclo-pedonali esistenti, con migliori standard geometrico-funzionali e adeguata segnaletica, soprattutto in corrispondenza degli attraversamenti, con particolare riferimento alle piste meno recenti;
4.      realizzazione delle infrastrutture e dei servizi complementari, come i parcheggi scambiatori tra auto e bicicletta ed i parcheggi per biciclette.

Allo scopo di garantire la sicurezza dei ciclisti e di tutti gli utenti della strada e di promuovere la mobilità dolce, si richiede di elaborare il Piano della mobilità ciclabile ed il Piano della mobilità pedonale previsti dal Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU 2007). Tali piani dovranno consentire di pianificare negli anni gli interventi da realizzare in base alle maggiori criticità e alle risorse economiche disponibili, a vantaggio di una mobilità pedonale e ciclabile sostenibile, rendendo sicuri i percorsi casa-scuola e casa- lavoro e più vivibile la città.



























PETIZIONE

martedì 24 maggio 2011

CORSO NORD: IL VERDE E' UN SOGNO IRREALIZZABILE

Ravenna - 14/05/2011
Verde nel Corso Nord, sogno o realtà?
Nota di Alessandro Garofalo

Il Corso Nord doveva essere un luogo di nuova aggregazione del quartiere; doveva avere delle belle piazze, una pista ciclabile e delle aree verdi. Si è trasformato in un asse di attraversamento viario cittadino, da est ad ovest, un asse di confluenza del traffico proveniente dalla Darsena verso via Maggiore e quello proveniente dalla Faentina verso Circonvallazione San Gaetanino, generando un incremento di traffico veicolare e le problematiche connesse come l’inquinamento e la pericolosità per pedoni e ciclisti.

Le petizioni popolari, presentate nel 2006 e nel 2007, da parte del Comitato “Il Gabbiano” e firmate dai cittadini residenti e dai genitori dei bambini delle scuole presenti lungo il Corso (materna Gabbiano, nido Lovatelli, elementare Camerani, elementare Ricci), hanno consentito di cambiare parzialmente il Piano regolatore cittadino realizzando un parcheggio alberato (i cittadini chiedevano invece un’area verde con funzioni di filtro per l’inquinamento) ed hanno permesso di mettere in sicurezza il Corso Nord con le isole pedonali di attraversamento, migliorando la sicurezza nel pericoloso crocevia Battuzzi-Bovini.
Dopo i richiami ricevuti da Lista per Ravenna, nel novembre 2010, il Comune ha indicato alla cooperativa ITER di eseguire quanto concordato e cioè l’avvio del cantiere per realizzare il parcheggio alberato di via Rotta.
Ad oggi però, dopo un mese dalla recinzione dell’area, nessuna attività è stata svolta e si è solo procurato il disagio ai residenti ed ai genitori dei bambini delle scuole Gabbiano e Lovatelli che non possono utilizzare l’area come parcheggio.

Nello stesso Corso Nord è stata realizzata un’area verde più a nord, vicino alla scuola Ricci.
L’area verde di ben 16000 metri quadrati, realizzata nel viale Cilla, è però ancora impraticabile in quanto, dopo 6 mesi dalla sua ultimazione, il Comune non riesce a trovare un agronomo per eseguire il collaudo; il manto erboso è danneggiato poichè non c’è stata la costante e corretta irrigazione.

La progettazione e la realizzazione del Corso Nord dimostra, in modo lampante, la scarsa attenzione dimostrata dal Comune per i cittadini e l’approssimativa pianificazione urbanistica, poco rispettosa degli standard di vivibilità per un quartiere residenziale, e tesa sempre e solo alla cementificazione selvaggia da perseguire a tutti costi.

Il LINK di PIU'NOTIZIE:
http://www.piunotizie.it/news/pagina1018831-3984.html

GIRO D'ITALIA A RAVENNA: il lato sporco



Il LINK di ROMAGNANOI:

giovedì 19 maggio 2011

IL VERDE DEL CORSO NORD: SOGNO IRREALIZZABILE

Ravenna,  12 maggio 2011
AMBIENTE E VIVIBILITA’
IL VERDE DEL CORSO NORD: SOGNO IRREALIZZABILE
UNA STORIA INIZIATA CINQUE ANNI FA

Si è trasformato in un asse di attraversamento viario cittadino, da est ad ovest, un asse di confluenza del traffico proveniente dalla Darsena verso via Maggiore e quello proveniente dalla Faentina verso Circonvallazione San Gaetanino, generando un incremento di traffico veicolare e le problematiche connesse come l’inquinamento e la pericolosità per pedoni e ciclisti.
Il Corso nord doveva essere un luogo di nuova aggregazione del quartiere; doveva avere delle belle piazze, una pista ciclabile e delle aree verdi.



Le petizioni popolari, presentate nel 2006 e nel 2007, da parte del Comitato “Il Gabbiano” e firmate dai cittadini residenti e dai genitori dei bambini delle scuole presenti lungo il Corso (materna Gabbiano, nido Lovatelli, elementare Camerani, elementare Ricci), hanno consentito di cambiare parzialmente il Piano regolatore cittadino realizzando un parcheggio alberato (i cittadini chiedevano invece un’area verde con funzioni di filtro per l’inquinamento) ed hanno permesso di mettere in sicurezza il Corso Nord con le isole pedonali di attraversamento, migliorando la sicurezza nel pericoloso crocevia Battuzzi-Bovini.


Dopo i richiami ricevuti da Lista per Ravenna, nel novembre 2010, il Comune ha indicato alla cooperativa ITER di eseguire quanto concordato e cioè l’avvio del cantiere per realizzare il parcheggio alberato di via Rotta.
Ad oggi però, dopo un mese dalla recinzione dell’area, nessuna attività è stata svolta e si è solo procurato il disagio ai residenti ed ai genitori dei bambini delle scuole Gabbiano e Lovatelli che non possono utilizzare l’area come parcheggio.




Alessandro Garofalo

Nello stesso Corso Nord è stata realizzata un’area verde più a nord, vicino alla scuola Ricci. L’area verde di ben 16000 metri quadrati, realizzata nel viale Cilla, è però ancora impraticabile in quanto, dopo 6 mesi dalla sua ultimazione, il Comune non riesce a trovare un agronomo per eseguire il collaudo.

La progettazione e la realizzazione del Corso Nord dimostra, in modo lampante, la scarsa attenzione dimostrata dal Comune per i cittadini e l’approssimativa pianificazione urbanistica, poco rispettosa degli standard di vivibilità per un quartiere residenziale, e tesa sempre e solo alla cementificazione selvaggia da perseguire a tutti costi.

mercoledì 18 maggio 2011

GIRO D'ITALIA A RAVENNA: IL LATO "SPORCO"

Ravenna, 18 maggio 2011

COMUNICATO STAMPA

GIRO D’ITALIA A RAVENNA
PRESA DI GIRO SUI PONTI
IMPRESENTABILI IL PONTE NUOVO ED IL CALVAFERROVIA

 La lista civica Lista per Ravenna ha sempre voluto bene alla sua città; ha proposto e suggerito all’amministrazione comunale idee e iniziative per migliorare l’aspetto, l’accoglienza e la vivibilità di Ravenna.


Il cavalcaferrovia pedonale vicino al mausoleo di Teodorico è stato oggetto di numerose interrogazioni e segnalazioni della nostra lista civica sul suo stato di degrado: scritte con vernice spray sui muri e lungo i parapetti interni che in questi 5 anni sono solo aumentate, scarsa manutenzione delle strutture metalliche.

Il Ponte Nuovo costruito 270 anni fa dal cardinale Alberoni, distrutto dai bombardamenti e ricostruito nel dopoguerra, risulta semi abbandonato; i parapetti in muratura sono danneggiati ed i lampioni dell’illuminazione sono fatiscenti, arrugginiti e indegni di illuminare l’unico ponte storico di Ravenna.

Il Ponte Nuovo è stato oggetto di interrogazione e segnalazione di Lista per Ravenna al Sindaco.
Entrambi i ponti non hanno avuto l’attenzione (e la manutenzione) che si meritano.

Il 19 maggio prossimo, con il passaggio a Ravenna del prestigioso Giro d’Italia, le bellezze monumentali e ambientali di Ravenna troveranno il loro giusto spazio di notorietà e di risalto (la basilica di Sant’Apollinare in Classe, Sant’Apollinare Nuovo e gli altri monumenti UNESCO), per la loro unicità e prestigio.

Milioni di telespettatori seguiranno in televisione l’evento ciclistico; le riprese televisive delle troupe televisive mobili della RAI (elicottero e moto) riprenderanno con le loro telecamere, dall’alto e da terra, anche i due ponti (indecenti) di Ravenna.

E’ grave che né il Sindaco, nè l’assessore e neppure il tecnico comunale, cha ha svolto i sopralluoghi del circuito per la tappa del Giro d’Italia, abbiamo tenuto conto delle nostre segnalazioni ed interrogazioni.

Resta solo la speranza che il regista televisivo della RAI non esegua nessuna ripresa dei ciclisti del Giro d’Italia che sfrecciano sul Ponte Nuovo e sul cavalcaferrovia di Teodorico.

Alessandro Garofalo



venerdì 6 maggio 2011

RAVENNA 2061: IL COMUNE RITARDA LA SICUREZZA SULLE STRADE

Ravenna: le frammentate piste ciclabili
Ravenna, 27 aprile 2011
COMUNICATO STAMPA

RAVENNA 2061: IL COMUNE RITARDA LA SICUREZZA SULLE STRADE
IL BILANCIO COMUNALE 2011 CONSENTE DI ELABORARE SOLO UN PIANO DEL TRAFFICO ALL’ANNO

Il bilancio di previsione 2011 del Comune di Ravenna indica, nel Piano degli Investimenti, uno stanziamento di 120.000 euro per l’attuazione dei piani di settore e per i piani particolareggiati del traffico.
Con tale somma è possibile progettare e realizzare un solo piano particolareggiato del traffico all’anno e considerando che, tra piani di settore e piani particolareggiati, previsti nel Piano del Traffico PGTU 2007, si raggiunge la cifra di 69 Piani i conti son presto fatti; difatti tenendo conto dei piani particolareggiati già attuati si stima che occorreranno 50 anni per attuare quanto previsto nel Piano del Traffico del 2007!
I nostri nipoti potranno forse girare per la città di Ravenna in modo sicuro avendo messo in sicurezza tutti i passaggi pedonali e potranno finalmente percorrere le strade con la loro bicicletta; il piano delle piste ciclabili e quello dei percorsi pedonali, come anche l’estensione della ZTL alla via Portone e zone limitrofe, rientrano nei piani di settore del traffico non realizzati.

Il Sindaco di Ravenna aveva promesso, già cinque anni fa (nel 2006), di elaborare il piano delle ciclabili e nonostante i 98 chilometri di piste ciclabili, realizzati perlopiù nel forese, interi quartieri della nostra città sono pericolosi per chi gira in bicicletta o a piedi.
Il quartiere San Biagio è privo di ciclabili nelle sue strade principali come la via Zalamella, il Corso Nord, via Maggiore, via Fiume Montone Abbandonato e la Circonvallazione al Molino; il quartiere San Rocco è pericoloso per le biciclette nelle strade come via San Mama, via Ravegnana, Via Cesarea, via di Roma, mentre nel quartiere San Vittore sono off-limits per le biciclette le strade come Via Rocca Brancaleone, la Circonvallazione alla rotonda dei Goti e la via Antica Popilia.

E’ inoltre pericoloso raggiungere le scuole ed giardini in bicicletta per l’assenza di percorsi ciclabili protetti.

Il primo cittadino è stato più volte sollecitato per la realizzazione del Piano delle piste ciclabili sia dalla nostra che dalle associazioni ambientaliste come LEGAMBIENTE, la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e dai partiti come i Verdi.
La giunta del Sindaco Matteucci possiede addirittura un Assessore con la delega alle piste ciclabili ma della possibilità di unire le piste ciclabili esistenti e del piano regolatore per le piste future non vi è traccia!

I ritardi sull’elaborazione dei piani della mobilità ciclabile e pedonale da parte del Sindaco sono ingiustificati e costituiscono, aldilà delle promesse e delle facili parole, un segnale del disinteresse per la sicurezza e l’incolumità degli utenti deboli della strada quali sono i ciclisti ed i pedoni.


14 ANNI dalla parte DEI CITTADINI
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