L’esito della votazione è la seguente: 6 voti contrari (PDL e PRI), 12 voti favorevoli (PD e IDV), assenti i consiglieri di Lega Nord e di Rifondazione Comunisti Italiani. Non presente al momento della votazione il consigliere Fantini del PRI.
Pubblichiamo di seguito la dichiarazione di voto di Gianni Bosi:
«[…] Dell’esperienza bisogna pur far tesoro. Ho ascoltato attentamente le dichiarazioni di alcuni consiglieri dell’opposizione e mi sento di dire che mi dispiace. Mi dispiace per quei cittadini che, ieri come oggi, raccolgono firme perché preoccupati di vedere nascere questi obelischi per la telefonia mobile che spuntano da un momento all’altro come funghi. Sappiano questi cittadini che quei politici che in passato li hanno sostenuti nelle loro battaglie, dicendo loro che la salute è un diritto di tutti e non c’entra con la politica, sono gli stessi che questa sera voteranno CONTRO l’adozione del Piano, tradendoli!
È paradossale poi, sentirsi incolpati di aver sacrificato il bene comune per un calcolo politico, quando è proprio vero il contrario!
Chi è più probabile che agisca per calcolo politico? Un cittadino che è entrato in politica da poco più di un anno, per portare avanti istanze che altrimenti rischiavano di arenarsi nelle secche della politica, oppure alcuni fra questi consiglieri che sono seduti qui da una vita e che ora mi accusano?
Riguardo a quello che avete definito “voto di scambio”, ebbene, per quel che ci riguarda non può esistere voto di scambio fra partiti che hanno sottoscritto un programma congiunto e che hanno stretto un’alleanza fondata su obiettivi comuni. Obiettivi che i cittadini, con il loro voto, si aspettano che vengano realizzati.
Tra l’altro da costoro, stasera, non abbiamo udito nessuna controproposta, nessuna idea alternativa.
Oggi qualunque mano alzata che non sia favorevole all’adozione di questo strumento di prevenzione e tutela della salute pubblica, è una mano alzata contro i cittadini.
Il resto è pura propaganda!
Concludo dicendo che, guardando al futuro, immaginiamo che queste antenne vengano sostituite da antenne molto meno potenti e invasive e che forniscano servizi di completamento e subordinati come pagare il parcheggio, ricevere informazioni sulla viabilità, ricercare una strada e così via. Ma soprattuttto dovranno essere collegate fra di loro tramite la fibra ottica.
Le reti in fibra ottica non servono soltanto alla banda larga delle abitazioni, ma anche ai cellulari di nuova generazione ed è una tecnologia sana e molto performante.
Noi a Cervia abbiamo una grande opportunità, cioè quella di sfruttare la “dorsale” in fibra ottica già esistente: una Banda veramente Larga (non quella pubblicizzata con le chiavette) alla quale già la nostra Amministrazione Comunale è collegata. Il passo successivo da compiere sarebbe solo quello di collegare anche tutti gli altri edifici: alberghi, ristoranti, bagni, negozi, abitazioni comprese.
La rete del futuro, la cosiddetta “Next Generation Network”, dovrà raggiungere tutte le abitazioni e offrire velocità di connessione non inferiori ai 100 megabit. Per questo la strada percorribile è una soltanto: "Occorre investire nella fibra ottica".
Quindi, riassumendo, è stato redatto un Piano per la localizzazione delle antenne composto da una variante urbanistica, un Regolamento e una mappa dell’impatto elettromagnetico nel nostro comune. Tutto questo nell’intento di distribuire le antenne in modo omogeneo e con la speranza che in un futuro molto prossimo si possano usare delle tecnologie molto più sicure e molto più performanti come la Banda larga su Fibra Ottica. I vantaggi economici, ma non solo, per la nostra città, potrebbero essere enormi e noi ci crediamo! Naturalmente il nostro voto sarà favorevole.»
Gianni Bosi,
Capogruppo IDV Cervia