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Ravenna: le frammentate piste ciclabili |
Ravenna, 27 aprile 2011
COMUNICATO STAMPA
RAVENNA 2061: IL COMUNE RITARDA LA SICUREZZA SULLE STRADE
IL BILANCIO COMUNALE 2011 CONSENTE DI ELABORARE SOLO UN PIANO DEL TRAFFICO ALL’ANNO
Il bilancio di previsione 2011 del Comune di Ravenna indica, nel Piano degli Investimenti, uno stanziamento di 120.000 euro per l’attuazione dei piani di settore e per i piani particolareggiati del traffico.
Con tale somma è possibile progettare e realizzare un solo piano particolareggiato del traffico all’anno e considerando che, tra piani di settore e piani particolareggiati, previsti nel Piano del Traffico PGTU 2007, si raggiunge la cifra di 69 Piani i conti son presto fatti; difatti tenendo conto dei piani particolareggiati già attuati
si stima che occorreranno 50 anni per attuare quanto previsto nel Piano del Traffico del 2007!
I nostri nipoti potranno forse girare per la città di Ravenna in modo sicuro avendo messo in sicurezza tutti i passaggi pedonali e potranno finalmente percorrere le strade con la loro bicicletta; il piano delle piste ciclabili e quello dei percorsi pedonali, come anche l’estensione della ZTL alla via Portone e zone limitrofe, rientrano nei piani di settore del traffico non realizzati.
Il Sindaco di Ravenna aveva promesso, già cinque anni fa (nel 2006), di elaborare il piano delle ciclabili e nonostante i 98 chilometri di piste ciclabili, realizzati perlopiù nel forese, interi quartieri della nostra città sono pericolosi per chi gira in bicicletta o a piedi.
Il
quartiere San Biagio è privo di ciclabili nelle sue strade principali come la via Zalamella, il Corso Nord, via Maggiore, via Fiume Montone Abbandonato e la Circonvallazione al Molino; il
quartiere San Rocco è pericoloso per le biciclette nelle strade come via San Mama, via Ravegnana, Via Cesarea, via di Roma, mentre nel quartiere
San Vittore sono off-limits per le biciclette le strade come Via Rocca Brancaleone, la Circonvallazione alla rotonda dei Goti e la via Antica Popilia.
E’ inoltre
pericoloso raggiungere le scuole ed giardini in bicicletta per l’assenza di percorsi ciclabili protetti.
Il primo cittadino è stato più volte sollecitato per la realizzazione del Piano delle piste ciclabili sia dalla nostra che dalle associazioni ambientaliste come LEGAMBIENTE, la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e dai partiti come i Verdi.
La giunta del Sindaco Matteucci possiede addirittura un Assessore con la delega alle piste ciclabili ma della possibilità di unire le piste ciclabili esistenti e del piano regolatore per le piste future non vi è traccia!
I ritardi sull’elaborazione dei piani della mobilità ciclabile e pedonale da parte del Sindaco sono ingiustificati e costituiscono, aldilà delle promesse e delle facili parole, un
segnale del disinteresse per la sicurezza e l’incolumità degli utenti deboli della strada quali sono i ciclisti ed i pedoni.
14 ANNI dalla parte DEI CITTADINI