Il bilancio di previsione 2011 del Comune di Ravenna indica, nel Piano degli Investimenti, uno stanziamento di 120.000 euro per l’attuazione dei piani di settore e per i piani particolareggiati del traffico.
Con tale somma è possibile progettare e realizzare un solo piano particolareggiato del traffico all’anno e considerando che, tra piani di settore e piani particolareggiati, previsti nel Piano del Traffico PGTU 2007, si raggiunge la cifra di 69 Piani i conti son presto fatti; difatti tenendo conto dei piani particolareggiati già attuati si stima che occorreranno 50 anni per attuare quanto previsto nel Piano del Traffico del 2007!
I nostri nipoti potranno forse girare per la città di Ravenna in modo sicuro avendo messo in sicurezza tutti i passaggi pedonali e potranno finalmente percorrere le strade con la loro bicicletta; il piano delle piste ciclabili e quello dei percorsi pedonali, come anche l’estensione della ZTL alla via Portone e zone limitrofe, rientrano nei piani di settore del traffico non realizzati.
Il Sindaco di Ravenna aveva promesso, già cinque anni fa (nel 2006), di elaborare il piano delle ciclabili e nonostante i 98 chilometri di piste ciclabili, realizzati perlopiù nel forese, interi quartieri della nostra città sono pericolosi per chi gira in bicicletta o a piedi.
Il quartiere San Biagio è privo di ciclabili nelle sue strade principali come la via Zalamella, il Corso Nord, via Maggiore, via Fiume Montone Abbandonato e la Circonvallazione al Molino; il quartiere San Rocco è pericoloso per le biciclette nelle strade come via San Mama, via Ravegnana, Via Cesarea, via di Roma, mentre nel quartiere San Vittore sono off-limits per le biciclette le strade come Via Rocca Brancaleone, la Circonvallazione alla rotonda dei Goti e la via Antica Popilia.
E’ inoltre pericoloso raggiungere le scuole ed giardini in bicicletta per l’assenza di percorsi ciclabili protetti.
Il primo cittadino è stato più volte sollecitato per la realizzazione del Piano delle piste ciclabili sia dalla nostra che dalle associazioni ambientaliste come LEGAMBIENTE, la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) e dai partiti come i Verdi.
La giunta del Sindaco Matteucci possiede addirittura un Assessore con la delega alle piste ciclabili ma della possibilità di unire le piste ciclabili esistenti e del piano regolatore per le piste future non vi è traccia!
I ritardi sull’elaborazione dei piani della mobilità ciclabile e pedonale da parte del Sindaco sono ingiustificati e costituiscono, aldilà delle promesse e delle facili parole, un segnale del disinteresse per la sicurezza e l’incolumità degli utenti deboli della strada quali sono i ciclisti ed i pedoni.
pianta di Ravenna con le piste ciclabili (frazionate e scollegate) |