mercoledì 29 agosto 2007

RAVENNA... BRUTTA DI GIORNO (CONCORSO SENZA PREMI)



Per il CONCORSO SENZA PREMI "RAVENNA BRUTTA DI GIORNO" pubblichiamo alcune fotografie della nostra città (quelle che non vorremmo più vedere!)

( i manifesti murali, ma tu a casa tua li vorresti?) Ravenna via Narsete


( i manifesti murali, che spettacolo!) Ravenna via Massimo D'Azeglio

(ancora manifesti murali, bis!) Ravenna via Massimo D'Azeglio


(abbiamo sia i manifesti murali che i cassonetti HERA, ma non abbiamo i marciapiedi! ) Ravenna via Morelli

Infine una fotografia che è una vera e propria "chicca"; sembra Napoli ma non lo è!

Napoli (?) no! Ravenna via Maggiore
(macchine dappertutto! pedoni e ciclisti s'arraggiano!)

Inviateci altre fotografie all'indirizzo e-mail:

o telefonate al
349/3173304

Viva Ravenna viva!
ecco due filmati sulla nostra bella città!



giovedì 23 agosto 2007

RAVENNA: ARTE, CULTURA E MANIFESTI PUBBLICITARI


CHIESA DI SS.GIOVANNI E PAOLO Via Cura Ravenna

Si ritiene che questo edificio religioso rifatto, e ridotto forse, nel 1758 dal nostro Domenico Barbiani sia il residuo di un più grande tempio a tre navate e con facciata verso le vicine Mura cittadine. Della basilica in parola fa menzione uno scrittore del VI secolo, Venanzio Fortunato nei versi finali della Vita di S. Martino: «...dirigiti ormai tranquillamente alla cara Ravenna. Passando innanzi alle sacre memorie dei Santi, venera la tomba del nobile martire Vitale e del mite Ursicino... Cerca il luogo dedicato a Martino... il luogo dove si eleva la basilica di Giovanni e Paolo ecc».
Questa non doveva essere inferiore alle più importanti basiliche ravennati per grandiosità ed ornamenti e la sua antichità sarebbe testimoniata dallo storico Agnello nonché dal suo ambone marmoreo fatto costruire dal vescovo Mariniano (dal 595 al 606), conservato nel Museo arcivescovile.
La piccola chiesa attuale è chiamata anche «degli Angeli Custodi» perché vi fu costruita nel 1670 una cappella dedicata all'angelo custode e vi fu istituita la Confraternita dello stesso nome.Diversi documenti notarili del Trecento, redatti in lingua volgare, menzionano la guaita di San Giov. e Paolo, cioè il rione di Sanzampolo...

MANIFESTI PUBBLICITARI e CHIESA DI SS.GIOVANNI E PAOLO

Via D'Azeglio Ravenna


Mons. Giulio Morelli, nasce a Ravenna il 2 novembre 1868, viene ordinato sacerdote il 23 ottobre 1893 a Piangipane; nel gennaio 1901 è nominato parroco a S.Vittore. Il 5 agosto 1901 diffuse il primo bollettino parrocchiale "I Rifiuti” dove chiedeva all’intera cittadinanza di cooperare con l’Istituto di beneficenza, da lui creato, per aiutare i poveri e i derelitti. Nel 1911 inaugurò l’Opera della Protezione della Giovane, che offriva appunto protezione a “qualunque ragazza perduta” gli fosse presentata dalla Questura. Figura esemplare per spirito d’umanità e carità, fondò nel gennaio del 1920 l’Ospizio dell’Infanzia Abbandonata con l’accoglienza dei primi dodici bambini. Ebbe come prima sede quella messa a disposizione dalle suore di Carità, in via Francesco Negri. Sua con-fondatrice fu Madre Giovanna Francesca Voltolini che accolse nella sua casa i primi due orfanelli e diede come Superiora all’Opera, la sorella Suor Efrem. Da via Francesco Negri l’Opera migrò nell’edificio di via Circonvallazione S.Gaetanino nel luglio del 1935 (sede dell’attuale scuola). Quest’Istituto viveva di lasciti, di carità e di proventi della Chiesa. Nel 1938 iniziò la malattia di Mons. Morelli che durò a lungo, fino al 24 gennaio 1951, quando questo sacerdote, semplice, umile e infinitamente caritatevole, morì.

MANIFESTI PUBBLICITARI e SCUOLA MONSIGNOR MORELLI
Via Morelli Ravenna

PORTA ADRIANA lato ovest via Maggiore Ravenna


PORTA ADRIANA lato est via Cavour Ravenna
La porta si trova tra Via Cavour (interno) e Piazza Baracca (esterno) a ridosso del Centro storico. Nel 1545 fu spostata e ricostruita dal Card.Legato Capoferro, e venne riedificata nel 1583 nella forma attuale .Ai lati della porta vi erano in origine 2 torrioni semicircolari merlati ma nel XVIII sec. furono sostituiti dai due bastioni quadrati attuali che sopravanzano la porta di circa 20 metri. Sopra vi è un giardino pensile.



MANIFESTI PUBBLICITARI e PORTA ADRIANA lato sud piazza Baracca Ravenna

Abbiamo voluto dimostrare con una fotografia "truccata" della Porta Adriana quale disgusto possa provocare la pubblicità murale affissa sulle pareti di edifici storici od in quartieri della nostra Ravenna!

Le fotografie riportate sono una piccola parte delle orrende affissioni che possiamo vedere a Ravenna.
Citiamo, solo ad esempio, le affissioni di via D'Azeglio vicino al Palazzo ex tribunale e di fronte alla Chiesa dei SS.GIOVANNI E PAOLO di Via Cura, in via Narsete ...



Vi invitiamo ad inviarci le vostre fotografie di RAVENNA brutta di GIORNO (ma RAVENNA BELLA DI SERA) al nostro indirizzo e-mail:


o telefonando al
3493173304
verremo noi a fare le fotografie per poi pubblicarle.

PALAZZO MERLATO Piazza del Popolo Ravenna
Residenza del Comune di Ravenna. Si tratta del rifacimento di un antico palazzo attribuito all'imperatore Teodorico durante la dominazione dei veneziani. Del palazzo originale restano le colonne mentre sotto le volte è possibile ammirare degli affreschi di notevole pregio risalenti alla prima metà del sedicesimo secolo.

mercoledì 22 agosto 2007

venerdì 17 agosto 2007

Verdi e verdi la duna che vive



Marina di Ravenna vista delle Dune dal satellite

In merito al "caso" Verdi e verdi, pubblicato anche nel nostro BLOG, dove il sig. Ancisi di Lista per Ravenna criticava l'operato dei Verdi in questi anni a Ravenna (ricordiamo che, caso forse unico in Italia, i Verdi ravennati sono stati sempre all'opposizione in un Consiglio comunale con maggioranza di sinistra!), pubblichiamo l'articolo che la sig.ra Beggio ci ha fornito e relativo alle iniziative del gruppo "LA DUNA CHE VIVE" a cui aderivano anche i Verdi.

Con Internet si può ricercare, con la parola chiave beggio, nel sito del Comune di Ravenna tutte le iniziative portate avanti, in questi anni, dai Verdi a Ravenna (http://www.comune.ra.it/pagine/index.php?t=cerca&cerca=beggio) ed inoltre, sempre nel sito del Comune di Ravenna, è possibile rintracciare tutta l'attività del gruppo consiliare del sole che ride all'indirizzo seguente: http://www.comune.ravenna.it/pagine/index.php?t=com_gr_cons&ref=8&id=10

La notizia è tratta dal Corriere di Romagna del periodo (anno 2001)

Il sit-in non è reato Beggio, cade l’accusa
Ravenna - Per il Tribunale di Ravenna il procedimento è archiviato. Ma non lo è per l’interessata, Maria Grazia Beggio, consigliere comunale dei Verdi e attivista del gruppo “La duna vive”. Per archiviare il caso, lei, riconosciuta l’insussistenza del capo d’imputazione (violenza privata), chiede al querelante, Giancarlo Giacobazzi, il pagamento delle spese legali e un euro quale risarcimento simbolico per i danni morali. I fatti risalgono al primo giugno del 2001, quando un gruppo di attivisti del movimento spontaneo (nato per la salvaguardia della spiaggia libera e della duna viva di Marina di Ravenna) blocca con un sit-in il transito delle ruspe nello stradello pinetale che porta alla spiaggia antistante la ex colonia Cri (acquistata e trasformata in residenza turistico alberghiera dalla società Villa Marina, della quale Giacobazzi è amministratore unico). Le ruspe danno inizio di fatto alla costruzione di uno stabilimento balneare a servizio della Rta Villa Marina, avversato dal Gruppo “La duna vive” in nome della conservazione dell’ambiente naturale di pregio. Ravvisando alcune irregolarità, i manifestanti chiamano per le verifiche del caso forze dell’ordine, Forestale e il servizio di Controllo edilizio del Comune. Ottenuto il sopralluogo da parte di quest’ultimo, la manifestazione si scioglie spontaneamente in mattinata. Il 18 giugno, però, l’imprenditore modenese (assistito dall’avvocato Dante Marangoni) deposita una denuncia-querela nei confronti di Maria Grazia Beggio, riconosciuta fra i manifestanti nelle fotografie pubblicate dalla stampa locale il giorno successivo alla manifestazione, per avere “occupato il cantiere, sedendosi per terra e impedendo fisicamente i lavori”. Il 16 aprile del 2002 il Pm Cristina D’Aniello richiede l’archiviazione del procedimento, “rilevato che dalla dinamica dei fatti non emergono quegli elementi di minaccia o violenza necessari ai fini dell’integrazione del reato contestato, nè nella condotta tenuta dall’indagato risultano ravvisabili gli estremi di altra fattispecie penale”. Ma Giacobazzi si oppone alla richiesta di archiviazione, sostenendo - rifacendosi a una sentenza della Cassazione - che “nel delitto di violenza privata, il concetto di violenza deve intendersi non solo in senso proprio (...) ma si può esplicare anche in modo improprio, attraverso ‘un qualsiasi comportamento intimidatorio, comunque manifestato, purché idoneo a eliminare o ridurre sensibilmente, nel soggetto passivo, la capacità di determinarsi e agire secondo la propria volontà’”. Il 24 ottobre la prima udienza. A difendere Maria Grazia Beggio è l’avvocato Luca Donelli. Le parti vengono rinviate dal Pm al 7 novembre. In questa seconda udienza, il Gip Corrado Schiaretti dispone l’archiviazione del caso, condividendo le deduzioni espresse dal Pm, “atteso che non v’è dubbio che manifestare pacificamente è condotta che in nessun modo può essere definita violenta o minacciosa”, dal momento che “il sit in costituisce un classico metodo non violento di manifestazione del pensiero o del dissenso”.

fiore delle dune

giovedì 16 agosto 2007

CORSO NORD: C'ERA UNA VOLTA ...IL VERDE

L'area del Comune del Viale Severini (CORSO NORD) è stata venduta!

COME POTEVA ESSERE ...



...ED INVECE COME SARA'! (sic!)



Il raggruppamento temporaneo di imprese, formato dalle ditte ravennati CMC e ACMAR, ha vinto la gara di appalto per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di costruzione di un polo di uffici pubblici e della nuova sede dell’Arpa nell’ambito del progetto urbanistico Corso Sud.

Il Comune finanzierà parte dell’intervento (2 milioni e 350 mila euro), mentre i restanti 8 milioni saranno ricavati come controvalore di beni immobiliari in permuta. Nel dettaglio si tratta delle aree di proprietà comunali nelle vie Fontana e Severini e degli immobili urbani in via Carducci e in via Sant’Agata 48.

La notizia della aggiudicazione della gara per la realizzazione degli edifici nel CORSO SUD è veramente una brutta notizia.
Se da un parte di Ravenna (CORSO SUD) si progetta e realizza “il paese delle meraviglie” (“La nuova area assumerà un aspetto simile a un parco-giardino, con percorsi pedonali e vialetti, piccoli canali e giochi d'acqua, filari di alberi e superfici modellate coperte da vari tipi di essenze vegetali”, assessore Maraldi sul progetto del CORSO SUD) dall’altra parte della città (CORSO NORD) “Alice” è scappata perché di brutture ne ha viste veramente tante!

La rinuncia del Comune a destinare l’area ex-HERA di viale Severini a verde pubblico davanti alle scuole ed in fregio al CORSO NORD è veramente inaccettabile nonostante le dichiarazioni; il Comune dichiara che realizza l’area verde “qualche metro più il là” nel vial Cilla, come dire che se è necessaria una barriera antirumore noi la facciamo, ma solo “qualche metro più il là” da dove serve! dimenticando (?) che la presenza del verde riduce l’inquinamento!
I residenti, i genitori guardano purtroppo il "disegno organico della zona" ed è proprio per questa visione che si rendono conto di che cosa sta diventando il CORSO NORD e le aree limitrofe; una zona caratterizzata da:
1) un’elevato traffico veicolare provocato dall’apertura del CORSO NORD, dove sono frequenti gli incidenti che comportano pericolose sbandate dei veicoli sui marciapiedi e contro alberi e manufatti stradali (semafori, lampioni, …); il traffico è inoltre destinato ad aumentare poiché il Comune è intenzionato ad aprire il viale 14 luglio nei due sensi di marcia “calamitando”, di fatto, il traffico dalla via Sant’Alberto (DARSENA) verso la via Faentina (FAENZA-RUSSI), lacerando ulteriormente il quartiere San Biagio, già martoriato dalla Via Zalamella , dalla Via Maggiore e dalla Circonvallazione San Gaetanino;
2) un’impressionante costruzione di edifici, laddove erano presenti delle zone agricole e di servizi (HERA), costruiti peraltro con indici di cubatura elevati (l'esempio degli edifici di via Rotta e di vicolo Tacchini è sotto gli occhi di tutti!);
3) una rilevante presenza di edifici residenziali e di scuole ed il conseguente movimento di persone (bambini ed anziani compresi) in strade prive di piste ciclabili, in marciapiedi senza scivoli e di dimensioni ridotte ed in qualche caso assenti (via Sant’Alberto);
4) le aree verdi presenti sono state realizzate negli spazi rimasti “disponibili” dopo le pesanti lottizzazioni (zona San Vittore), sotto i cavalcaferrovia (esempio della via Teodorico e della via Cavina) od in fregio alla linea ferroviaria Ravenna-Bologna; le altre aree verdi esistenti sono “incastonate” su strade ad elevato traffico veicolare (vedi la via Zalamella con il giardino DIANE FOSSEY/ Fagiolo con il giardino ex-Callegari, la via Sant'Alberto e la Via Antica Popilia con il giardino Baden Powell) come se i giardini fossero semplice corollario delle strade;

Vogliamo ricordare che le aree verdi progettate nel quartiere sono aldilà della linea ferroviaria, in una zona poco accessibile e compresa tra la nuova Circonvallazione Nord della città ed, appunto, la linea ferroviaria; questa “cintura verde” è, nel disegno del Comune di Ravenna, il compenso da fornire ai cittadini, ai genitori ed ai loro bambini per tollerare l’inquinamento, la scarsa vivibilità e sostenibilità ambientale che l'Amministrazione comunale ha realizzato in questi anni nel quartiere San Biagio e, più in generale, a Ravenna.


Abbiamo chiesto a gran voce più sicurezza, più vivibilità per la nostra città di Ravenna. Abbiamo raccolto le firme per le petizioni “SICUREZZA NEL CORSO NORD” e “SALVIAMO IL VERDE DEL CORSO NORD” che puntualmente abbiamo presentato e discusso con il Comune.


Per la Petizione “SICUREZZA NEL CORSO NORD”, discussa nella Commissione comunale preposta nell’ottobre 2006, non abbiamo ricevuto alcuna notizia, nonostante i nostri solleciti .

Abbiamo visto e letto il Piano strutturale Comunale (P.S.C.), l’ex PRG, il Piano Generale del Traffico (P.G.T.U.) ed osserviamo cosa stà succedendo al nostro quartiere ed alla città.
Abbiamo necessità che la città sia veramente a dimensione del cittadino, del pedone, della bicicletta; non a parole, ma nei fatti!

Coniare gli slogan “Ravenna città amica delle bambine e dei bambini” o “Ravenna città educanda” o meglio festeggiare nelle scuole il verde con la “Festa dell’Albero” equivale a dire che, nelle favole, “l’orco è buono”!

Noi ci siamo e ci saremo sempre per dire la nostra e per difendere il bene più prezioso: i figli!

martedì 14 agosto 2007

LE NOSTRE PETIZIONI

Il nostro COMITATO IL GABBIANO è costituito da genitori, nonni e cittadini di Ravenna che vogliono migliorare la città.
Abbiamo in piedi due Petizioni che hanno raccolto numerose adesioni di cittadini comprese quelle di diversi gruppi politici e di singoli esponenti della nostra città a testimoniare come "il buon senso " sia diffuso (almeno nella cittadinanza!).

Palazzo Merlato la sede del Comune di Ravenna e, speriamo, sede del " buon senso "

Riepiloghiamo entrambe le PETIZIONI iniziando da quella che dovrà essere ancora discussa ed affrontata dall'Amministrazione comunale e che è stata chiamata "SALVIAMO IL VERDE DEL CORSO NORD" per poi arrivare alla Petizione "SICUREZZA NEL CORSO NORD" che ci ha impegnato e tuttora ci impegna.
Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti coloro che puntualmente ci segnalano le "disfunzioni" presenti a Ravenna.

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"SALVIAMO IL VERDE DEL CORSO NORD"

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"SICUREZZA NEL CORSO NORD"


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Chi ci sostiene e che ci dà più VOCE



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